Piccolo Manifesto
fluSSidiverSi tra Poesia e Vita
- Voci da Caorle in forma di Manifesto -
Ma che m'interessa ormai degli idiomi?
Ma sì, invece, di qualche
piccola poesia, che non vorrebbe saperne
ma pur vive e muore in essi – di ciò m'interessa
e del foglio di carta
per sempre rapinato dall'oscurità ...
- All'ombra, alla luce anzi, di questi versi di Andrea Zanzotto e col sorriso della sua presenza, è nato fluSSidiverSi. Incontro tra poeti e incontro tra la gente, semina di parole e di silenzi
e di luce, in riva all'Adriatico, tra l'ostinazione bella di una romanica torre pendente e un faro che scruta l'infinito azzurrino. I campi di Caorle come centro fisico e simbolico di una
comunità di genti che si mescolano e dialogano, varcando i confini degli stati e le mutevoli trincee della storia.
- In questa nostra Comunità di Alpe Adria, la ricchezza e la complessità della storia risuonano nei molti idiomi : italiano, tedesco, croato, sloveno, ungherese, ma anche ladino, friulano,
ciacavo, veneto, lombardo, rumeno, nelle molteplici varianti e intonazioni dei luoghi delle comunità e delle minoranze. Qui la poesia, davvero Polymnia, parla tutte le loro voci.
- Diverse dunque le terre che ci hanno dato i natali, diverse le lingue e diverse le poetiche di ognuno; ma che c'importa dei nostri cari idiomi se non quella traccia umana che tutti ci
accomuna e sboccia nei differenti impasti delle nostre voci?
- E la bellezza ci interessa, che in tutti gli idiomi toccati dal palpito del verso traluce sempre uguale e sempre diversa. La vogliamo cogliere e cantare o almeno sussurrare – la bellezza –
guardando il mondo intero negli sguardi peculiari delle nostre genti, spremerla dal loro amore come dai loro dolori.
- E la pace, perché sa la poesia che pace e bellezza hanno lo stesso passo lieve di sorelle.
- E la fede anche, impegnata fede nell'uomo sempre e nonostante tutto, fede nella parola che si incarna e vibra un istante oltre se stessa, verso l'Altro che è in noi e oltre noi e a cui
incessantemente tendiamo.
- E i paesaggi ci interessano, inscritti tra uguali e opposte vibrazioni d'infinito, la verticalità delle Alpi, l'orizzontalità dell'Adriatico; le piccole matrie da cui siamo nati, che fanno
bella e varia e tribolata la nostra comunità e i paesaggi dell'animo attraversati da sentieri che uniscono l'io con gli altri. Nelle pieghe del paesaggio ferito: proprio lì vorremmo gettare semi
di bellezza.
- E amiamo la conoscenza, perché pace e bellezza riconoscono nella verità la terza sorella. La verità è la luce della poesia, l'onestà della sua ricerca. Non è dogmatica e non divide la verità
aerea e persuasa che nasce dall'amore. Poesia e "intelletto d'amore" per noi sono una sola cosa.
- E la comunicatività della poesia: non è questione di capirla o non capirla, la poesia vuole essere sentita. Scriviamo, noi poeti, dal fondo della nostra solitudine, è vero, ma ogni nostra
parola è indirizzata a te che ascolti, a te che leggi, in un punto qualsiasi del tempo e dello spazio, il verso rapinato all'oscurità.
- Il Noi sopra ogni cosa ci interessa, intimo colloquio, comunità di anime; la sacralità della Poesia lì alberga, luce viva e feconda.
30.XII.A.D.MMVIII
Antonio Cassuti legge il "Piccolo Manifesto" nel corso del reading di preview di fluSSidiverSi | 4. Portogruaro, Vivaio Bejaflor, 27.05.2011
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Hanno sottoscritto il Manifesto
Antonio Cassuti, Roberto Nassi, Franco Torcellan, Claudio Grisancich, Gasper Malej, Luciano Morandini, Gianna Frene, Isabella Panfido, Gina Zanon, Marina Moretti, Augusto De Bernardi, Maurizio Mattiuzza, Stefano Guglielmin, Marko Kravos, Giacomo Scotti, Nikola Kraljic, Flavio Ermini, Fabrizio Bernini, Michele Obit, Giovanni Turra, Miklos Molnar, Diana Rosandic, Bozidar Stanisic, Enrico Grandesso, Hans Raimund, Giuseppe Colangelo, Izstok Osojnik, Alberto Princis, Roberto Dedenaro, Carlo Marcello Conti, Luciano Cecchinel, Linda Mavian
Sottoscrizione
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