Massimo Bubola

 Il Testamento del Capitano

  

Un concerto e un percorso d’autore

nelle canzoni della Grande Guerra

 

Caorle - venerdì, 22 maggio 2015

 

Massimo Bubola

voce, chitarra acustica, armonica

  

Enrico Mantovani

chitarra el. e clas., Mandolino, banjo e cori

  

Thomas Sinigaglia

fisarmonica, cori

  

Lucia Miller

voce

  

Alessandro Formenti

basso elettrico, contrabbasso e cori

  

Virginio Bellingardo

batteria e percussioni

  

Massimo Bubola è tornato con la primavera del 2014 a una delle sue grandi passioni: il folk e le canzoni della Grande Guerra con l’album: Il Testamento del Capitano" proprio nel centesimo anniversario dell’inizio del conflitto mondiale. Questo è il suo secondo album di studio dedicato a questo sentito argomento dopo "Quel lungo treno" del 2005. 

Anche questo nuovo lavoro ha abbracciato canzoni storiche e brani inediti, scritte da uno dei massimi autori italiani.

 

Massimo Bubola, dunque, nel suo lavoro di ricostruzione storico-filologica di quel repertorio, riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo stile di scrittura, di canto e di produzione, legati al folk-rock elettroacustico di cui Massimo è maestro e precursore in Italia fin dagli anni settanta, grandi brani tradizionali come Era una notte che pioveva, Monte Canino, Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul Ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradottaPonte de Priula, Il disertore e Adio Ronco e propone anche sue nuove composizioni, che nei testi riprendono i temi della Grande Guerra e musicalmente ripercorrono le belle melodie (con vibranti punte nell’elettrico e dolcissime escursioni nell’acustico) con brani come Rosso su Verde, Noi veniàm dalle pianure, Neve su neve, L’alba che verrà (storia di un soldato irlandese ucciso dai gas sul fronte belga a Ypres), Da Caporetto al Piave, Vita di trincea.

 

In questo grande concerto l’intuizione e l’intenzione di Massimo è quella di riportare alla visione individuale un antico repertorio corale. Questo fa senz'altro di Bubola un innovatore di respiro internazionale e copre una tappa significativa nella salvaguardia di una parte rilevante del nostro folk e delle radici musicali e letterarie del nostro paese, rivisitato con la sensibilità e l'esperienza di un grande autore (scrittore tra l’altro di ballate popolari come Volta la carta, Il cielo d'Irlanda, e Don Raffaè) con il suo ormai ventennale gruppo la Eccher Band, in uno spettacolo dal forte impatto emotivo e ricco di nuove-antiche passioni e ulteriori chiavi di lettura.

 

Nello spettacolo ci sarà spazio anche per i suoi grandi classici legati alle tematiche della Guerra come Fiume Sand Creek, Andrea, Quello che non ho.

 


Massimo, introdurrà le canzoni e coglierà l'occasione per un inquadramento storico antropologico della Grande Guerra, parlando di molti aspetti: dai trasferimenti, alla vita di trincea, delle paure, dei sentimenti, delle lontananze, e delle malinconie dei soldati, usando un linguaggio semplice, ma fortemente emotivo, illustrando il grande e drammatico scenario per raggiungere anche un pubblico di neofiti e con scarsa conoscenza di quegli eventi.


Massimo Bubola reciterà inoltre poesie di poeti italiani della Grande Guerra come Ungaretti, Saba, Thovez e citazioni da La Grande Guerra di Mario Monicelli e Uomini contro di Franco Rosi.