PRODUZIONI POETICHE
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Videopoesie da Christoph Wilhelm Aigner
Piero Deggiovanni
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Il Gazzettino
26.05.2011 - Cultura e spettacoli, pag. 25
A cura di Enrico Grandesso
Chicaribo rente Brusaporco
Radiodramma di Enrico Grandesso
liberamente ispirato dall’opera poetica di Ernesto Calzavara
Radio Cooperativa, Settimanale Disordine sparso, 15 marzo 2011 e 22 marzo 2011
In studio: Enrico Grandesso e Federico Pinaffo
Intervista telefonica alla dott.ssa Pervinca Rizzo Calzavara, nipote di Ernesto Calzavara
Quattro personaggi del Veneto d’oggi si ritrovano nella sala d’attesa di uno studio medico, per una importante visita. Sono Schei Ziocan (l’arricchito), Bepi Memoria (un anziano contadino di 89
anni), Franco Del Cuore (un imprenditore attento agli altri e ai valori umani) e Distinto Professionale (un loquace venditore di prodotti finanziari). Al termine della visita uno di loro dovrà
"prendere il treno".
Nelle loro riflessioni a voce alta e nei dialoghi questi personaggi, pirandellianamente usciti dalle poesie di Calzavara e in seguito affermatisi nella mente dell’autore, rappresentano quattro
aspetti dell’opera del poeta confrontati con la realtà veneta odierna: l’arrogante senza scrupoli, l’anziano che vede via via sparire la sua campagna a scapito del cemento, l’uomo buono – vittima
per primo degli scacchi crudeli della vita – e il robot. Si apre anche, prima della scena finale, una riflessione sul tema dell’emigrazione e del desiderio di ricchezza e possesso infinito.
La lettura di gruppi di poesie di Calzavara apre il dramma, si alterna alle vicende dei personaggi e lo conclude, intervallata da una selezione di brani musicali di generi ed epoche diverse.
Prima della fine, due "Veneti del 2011" (il primo e il secondo) entrano in scena e, con i loro dialoghi, svolgono un ideale confronto tra l’autore e Calzavara, riflettendo su com’è il
Veneto odierno, su cosa è migliorato e cosa no e su come potrebbe (e magari dovrebbe) ancora cambiare.
Il testo è scritto in parte in italiano, in gran parte in dialetto veneto (alto padovano-camposampierese), mescolandoli in molti momenti.
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ERNESTO CALZAVARA
(Treviso 1907 - Stra 2000
E' stato uno dei maggiori poeti veneti del ‘900. Autore in dialetto e in lingua, ha pubblicato tra altre opere, Poesie dialettali (Canova, 1960), Parole mate, parole povare (Scheiwiller, 1966),
Le ave parole (Garzanti, 1984), Ombre sui veri (Garzanti, 1990).
Ha saputo nella sua opera prevedere sviluppi esistenziali, psicologici, sociali e linguistici della realtà d’oggi.
Sue poesie sono state rappresentate a teatro negli spettacoli Bestiario veneto di Marco Paolini (1998) e Vozi dal mar e dala tera, composto da Enrico Grandesso per la regia di Pino
Costalunga (2001). Ha scritto di lui Andrea Zanzotto: "la poesia di Calzavara è un’esperienza di alto livello, rivolta ad un proprio quid inquietante e misterioso".
ENRICO GRANDESSO
Critico letterario, è nato a Camposampiero (Padova) da famiglia di origini veneziane. Si è due volte laureato all’Università degli studi di Urbino (oggi "Carlo Bo"), dove collabora da anni con la
cattedra di Letterature Comparate. Dirige, con Gualtiero De Santi, una collana di studi letterari per la Marsilio.
E’ socio dell’A.I.S.L.L.I. (Associazione internazionale studiosi di lingua e letteratura italiana).
Il suo lavoro di studioso, di autore e di organizzatore culturale, diramato in attività poliedriche, ha ricevuto negli ultimi venticinque anni numerosi riscontri favorevoli e centinaia di
recensioni e segnalazioni stampa.
Sito internet: http://www.enricograndesso.it/
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Veneto by train
Franco Torcellan
Visioni di una bloggie cam ... tra paesaggio e nonluoghi
I TRENI
I treni viagia par l'eternità.
No i riva mai a la stazion.
Se i ghe rivasse
se i se fermasse
partiria la stazion.
da "Ombre sui veri. Poesie in lingua e in dialetto trevigiano" (1946-1987),
Milano 1990
Ernesto Calzavara
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Dispacci dalla Livenza (alluvione 2010)
Fabio Franzin
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